Nel 2018 le famiglie umbre hanno speso in media al mese 2282,75 euro, il 2,2 per cento in meno rispetto all’anno precedente. È quanto si evince dall’analisi Coldiretti sui nuovi dati Istat relativi ai consumi, con la nostra regione che si colloca al di sotto del trend nazionale, dove la media è stata di 2571,24 euro a famiglia con una crescita dello 0,3%, sul 2017. A calare, la spesa per la tavola (da 434,23 a 417,44 euro), e quella per l’abitazione da 817,99 euro a 740,55, che rappresentano le voci più importanti del budget familiare, con un’incidenza sul totale rispettivamente del 18,3% e del 32,4%. Segno meno anche per comunicazioni (da 60,11 a 56,21 euro) e per altri beni e servizi (cura persona, assicurazioni …) da 168,13 a 159,07 euro.
Si è speso di più per trasporti, ricreazione, spettacoli e cultura, così come per l’istruzione, per abbigliamento e calzature e servizi ricettivi e di ristorazione (da 110,12 a 122,62 euro). Incrementi di spesa anche per bevande alcoliche e tabacchi, mobili, articoli e servizi per la casa, servizi sanitari e spese per la salute.
In particolare sul cibo in Italia si assiste – afferma Coldiretti – ad una polarizzazione nei consumi con un numero elevato di cittadini che si rifugia nei discount low cost mentre chi può cerca di dare un contenuto etico e salutistico ai propri acquisti con l’aumento nel carrello del biologico, del prodotto locale e a chilometri zero, magari acquistato direttamente dal produttore nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica.
Occorre ora, secondo Coldiretti, incrementare gli sforzi affinché le famiglie recuperino potere di acquisto, anche per non far venire meno prodotti alimentari garanti della salute dei cittadini. spesa