Dal primo luglio, al palazzetto dello sport intitolato alla memoria di Giuseppe Evangelisti, si affianca il nuovo naming commerciale PalaBarton, a seguito dell’aggiudicazione del contratto di sponsorizzazione da parte del Gruppo Barton lo scorso 26 marzo.
Nella mattina di oggi, giovedì 12 luglio, si è tenuta la cerimonia di ufficializzazione alla presenza del sindaco Andrea Romizi e dei titolari del Gruppo Barton, i fratelli Mauro e Silvano Bartolini.
A testimonianza che non verrà meno il nome giuridico-istituzionale del palazzetto dello sport di Pian di Massiano, che è e resta intitolato a Giuseppe Evangelisti, nel corso della stessa cerimonia, sono stati scoperti anche il busto di Evangelisti appena restaurato ad opera degli stessi fratelli Bartolini e la targa che Barton ha voluto regalare alla città, per far conoscere – soprattutto ai giovani atleti – l’eroe e campione sportivo perugino, con un’operazione di valorizzazione ulteriore della sua figura e della sua storia.
«Oggi ci troviamo nella casa dello sport dei perugini – ha sottolineato Mauro Bartolini in apertura – con un’iniziativa che, per noi, chiude un ciclo, avviatosi con l’inaugurazione del Barton Park solo una settimana fa, che sarà aperto a tutta la città dal 2 settembre prossimo. Ma la nostra azione – ha proseguito – non è puramente commerciale. Al contrario, intendiamo dare l’avvio ad un processo di riqualificazione dl palazzetto, che ne ha bisogno e lo merita. Non è nostra intenzione neanche quella di offuscare la figura di Giuseppe Evangelisti, ma piuttosto di dargli il giusto rilievo, quale esempio da seguire in tutti i campi della vita». Mauro Bartolini ha annunciato, a questo proposito, che è nelle intenzioni del Gruppo Barton anche restaurare la tomba di Evangelisti al Cimitero monumentale, qualora la Soprintendenza e gli eredi dello stesso Evangelisti concedano l’autorizzazione.
Per quanto riguarda il busto, posto dal 1989 nell’area adiacente l’ingresso atleti del palazzetto, l’opera di restauro è consistita in un consolidamento della struttura e nella pulitura della base e del busto stesso. Modificata anche la siepe per consentirne una maggiore fruizione, con l’abbassamento del cordolo e l’installazione di due faretti per consentirne l’illuminazione. La targa invece, apposta lungo il corridoio dell’ingresso atleti che porta all’interno del palazzetto, racconta la vita di Giuseppe Evangelisti così come trasmessa da una tradizione soprattutto orale: un modo, sottolineato dalla grafica fresca e diretta, per far approfondire in particolare ai giovani un personaggio che tanto ha dato alla storia di Perugia e d’Italia.
«Tutto ciò per noi è orgoglio e emozione –ha spiegato Silvano Bartolini, illustrando gli interventi- perché siamo perugini, viviamo e lavoriamo a Perugia. Questo è il palazzetto dello sport, ma anche della musica, del teatro, dei saggi. È, insomma, il palazzetto delle emozioni. Per questo, sulla facciata sud abbiamo installato il naming con le stelle, perché ogni stella è un’emozione e ciascuno può scegliere la sua. Complessivamente – ha aggiunto – abbiamo migliorato la comunicazione, con una rivisitazione e l’indicazione precisa degli ingressi (nel lato sud vi sono gli ingressi A e B, in quello nord gli ingressi C e D), così da favorire flussi più facili e ordinati, quindi riqualificato le aste per le bandiere e i tabelloni elettronici».
Il nome commerciale dell’impianto è stato aggiudicato per due anni (dal 1° luglio 2018 al 1° luglio 2020), con opzione di rinnovo per ulteriori due anni. Si tratta di un’operazione largamente diffusa in tutte le principali città italiane che ospitano palazzetti dello sport di significative dimensioni ed eventi sportivi di un certo richiamo.
«Una città può dirsi viva – ha concluso il sindaco Andrea Romizi – quando non solo riesce ad avere una memoria storica, ma sa anche viverla, valorizzando le eccellenze che ha. Abbiamo cominciato ad utilizzare schemi nuovi, che vedono insieme pubblico e privato per migliorare e incrementare i servizi per la città. E devo dire che i perugini stanno rispondendo bene – ha precisato, ricordando il ricorso ad Art Bonus e alle sponsorizzazioni – ed è proprio grazie a questa disponibilità che l’amministrazione riesce a fare grandi cose». Romizi ha quindi tenuto a precisare ancora una volta come l’intitolazione del palazzetto a Giuseppe Evangelisti sia quella perenne e istituzionale, a cui si affianca il naming commerciale, «grazie al quale – ha concluso – è stato possibile riqualificare un’area tra le più belle della nostra città».