‘Stazione: fermata moda’, sfilata organizzata dall’event planner Laura Cartocci, domenica 9 dicembre alle 17 alla stazione ferroviaria di Santa Maria degli Angeli di Assisi.Bellezza, eleganza, creatività e solidarietà,questi gli aspetti salienti che caratterizzano l’appuntamento. Alla sfilata prenderanno parte Atelier moda Sposi, MUT, Monia Mancinelli, Gioielleria Pagana Atelier, Baby Fingher, Nid e Gattinoni, con le loro proposte di moda. Presenti, inoltre, i rappresentanti dell’associazione ‘Un’idea di Rosanna’, nata per ricordare e portare avanti il progetto della stilista di successo Rosanna Frati, recentemente scomparsa a causa di una malattia.

“È la seconda volta che in Italia viene organizzato un defilè di moda in questo genere di location – ha spiegato Cartocci –. Tutto questo è stato reso possibile grazie al patrocinio del Comune di Assisi e alla collaborazione con il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, in primis Rete Ferroviaria Italiana, il Commissariato della Polizia di Stato di Assisi e la sezione della Polizia ferroviaria di Foligno”.

‘Stazione: fermata moda” vedrà l’esibizione dei ballerini della scuola di danza Apollon di Perugia, del soprano Chiara Giudice e il dj set di Omero & Friends, il tutto nella cornice in stile liberty della stazione assisana e con i quadri del maestro Giuseppe Fioroni a fare da sfondo. L’evento sarà anche l’occasione per presentare il progetto ‘Un’idea di Rosanna’, da cui è nata anche l’associazione omonima no profit che lo porta avanti. Sarà presentato in anteprima un pigiama realizzato sulla base dei disegni di Ilaria Volontè, stilista e amica di Rosanna Frati. “Rosanna Frati – ha raccontato Cartocci – è stata una stilista di successo e una persona raffinata e sensibile.

Proprio per questo aveva pensato di creare un pigiama che potesse essere indossato facilmente dai malati oncologici durante la degenza, e in generale da tutti quelli affetti da scarsa mobilità, senza rinunciare all’eleganza. Insomma, un pigiama bello, alla moda, per ridare dignità al malato anche nei momenti più bui, ma che può essere indossato da chiunque. L’eredità di questo progetto è stata raccolta dalla sorella Paola e dai suoi amici, che erano per Rosanna come una famiglia”.

 

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