Donne protagoniste nelle imprese, nell’economia, alla guida di confederazioni nazionali. Si parla molto a livello nazionale delle “quote rosa”. Eppure ci sono manager che non hanno necessità di questo supporto,grazie alla loro preparazione ed alla versatilità tipica di giovani professionisti. E’ la storia di Francesca Spera, da qualche mese alla guida di COMPIE  (Confederazione Medie e Piccole Imprese Europee), organizzazione del mondo datoriale italiano. Oggi la giovane manager umbra occupa oramai il gradino più alto dell’organizzazione, in qualità di direttore generale, coordinando realtà importanti che attraversando l’intera penisola e rappresentano il tessuto migliore del Made in Italy.
Una ricerca che giorno dopo giorno, raccogliendo i malesseri di aziende vessate da imbonitori e organizzazioni intente oramai ad accontentare solo pochi eletti, ha fatto breccia tra quanti credono nel lavoro di squadra, nel gruppo, nella rete. Da una realtà locale  a Roma nella sede di via Ludovisi, in una costante crescita tra contratti collettivi nazionali e fomazione che stanno portando all’interno della sigla COMPIE, imprese, attività turistiche, commerciali, industriali, da ogni luogo, a dimostrazione che la professionalità premia sempre.

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