“È inaccettabile la presa di posizione delle centrali cooperative umbre le quali hanno dichiarato, a causa degli eccessivi costi che questo comporterebbe, l’impossibilità per le cooperative sociali loro associate di applicare integralmente il relativo Contratto collettivo nazionale di lavoro rinnovato lo scorso 21 maggio”. È quanto dichiarano le segreterie regionali umbre di Fp Cgil, Fisascat Cisl e Uil Fpl, firmatarie del nuovo Ccnl per le cooperative sociali.

“Le giustificazioni poste in essere – proseguono le organizzazioni sindacali – ci colgono completamente di sorpresa visto che in tutto il periodo antecedente il rinnovo (circa sette anni) non sono mai pervenute dalle stesse centrali cooperative segnalazioni riguardanti crisi strutturali che potessero compromettere la tenuta economico-finanziaria del settore. Questa difficoltà di applicare il rinnovo contrattuale è, poi, unicamente legata alla realtà umbra perché in tutte le altre regioni italiane non riscontriamo nessuna situazione allarmante, se non in casi sporadici di singole cooperative in stato di crisi aziendale”.

“Non faremo sconti o deroghe – ribadiscono i sindacati – su un Contratto per il cui rinnovo ci sono voluti 47 incontri nazionali in circa due anni di trattative nelle quali si è abbondantemente valutato ogni aspetto delle decisioni prese. Le centrali cooperative umbre, rappresentanti di tutte le coop sociali che oggi dichiarano di non poter pagare quanto dovuto, hanno d’altronde assiduamente partecipato agli incontri e, soprattutto, accettato la firma posta”. “Attendiamo – concludono Fp Cgil, Fisascat Cisl e Uil Fpl umbre – di vedere applicata la prima tranche dell’una tantum di 200 euro, così come concordato alla sottoscrizione del verbale di accordo del 21 maggio.

Siamo pronti, sin da subito, a mettere in campo ogni azione utile, con ogni mezzo a disposizione, per far sì che tutti i soci lavoratori o dipendenti possano vedere i loro diritti rispettati e onorati così come gli stessi, con senso del dovere e spirito cooperativistico, operano ogni giorno nei servizi alla persona e non”.

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