Simone Fittuccia ha puntualizzato subito il suo programma:lotta all’abusivismo e all’economia sommersa, perché nello stesso mercato ci siano regole uguali per tutti e non i fattori che determinano una concorrenza sleale; nuova gestione dell’imposta di soggiorno, dove è applicata, perché le risorse raccolte tramite le strutture ricettive siano realmente investite nel settore, a vantaggio di tutta l’economia regionale; rilancio del turismo perché, al di là dei numeri che hanno ora un segno positivo, si faccia quel salto di qualità che metterebbe il turismo umbro nelle condizioni di trainare l’economia regionale, come potenzialmente è in grado di fare.

Su questi tre punti saranno centrati i primi interventi di Simone Fittuccia, eletto dall’Assemblea dei delegati di Federalberghi Umbria Confcommercio alla presidenza regionale.

Fittuccia, imprenditore di Assisi, era già vicepresidente vicario della associazione più rappresentativa del settore ricettivo umbro.

Vicepresidenti sono ora Vincenzo Bianconi e Stefano Martucci.

Nel ringraziare Vincenzo Bianconi e Giorgio Mencaroni, che lo hanno preceduto nella carica di presidente regionale di Federalberghi, per il contributo forte e appassionato dato alla crescita della categoria, Simone Fittucia ha tracciato le linee del suo mandato.

“Il nuovo percorso – commenta il neo presidente Simone Fittuccia – prosegue all’insegna della continuità e della massima operatività. Intensificheremo la nostra presenza tra le imprese e nei territori della nostra regione; lavoreremo molto per accrescere la professionalità di imprenditori e addetti. Questa nostra grande famiglia di Federalberghi, che rappresenta una parte consistente della migliore imprenditorialità umbra, ha bisogno di una spinta e noi faremo di tutto per imprimerla.

Così come ci siamo già messi a disposizione del nuovo governo regionale per contribuire a dare una spinta al turismo regionale, nel senso della qualità e dello sviluppo.

I numeri positivi relativi ai flussi turistici – spiega il presidente Fittuccia – non bastano a qualificare il settore. Soprattutto se restano insufficienti gli indici di occupazione media delle strutture e quelli di redditività delle aziende umbre.

Le politiche di prezzo che gli alberghi umbri hanno effettuato per facilitare la ripresa, anche con enormi sacrifici, non possono essere sostenute a oltranza dalle imprese.

Il sistema regionale deve affermare nei fatti la centralità del settore turismo e la deve sviluppare attraverso un modello di Governance trasversale, efficiente e partecipata nel processo di elaborazione e definizione delle politiche turistiche e successivamente nelle azioni di promozione e di commercializzazione.

Ne abbiamo parlato nel nostro primo incontro con l’assessore regionale Paola Agabiti, alla quale abbiamo ribadito anche la centralità della nostra categoria nella costruzione delle politiche regionali per il settore, per competenze e rappresentatività.

A fine mese avremo un incontro con la Regione dal carattere tecnico. Siamo fiduciosi e pensiamo che potremo portare avanti un buon lavoro.    

Abbiamo come traccia il nostro Patto per il Turismo – che Federalberghi ha presentato ai candidati umbri alle regionali e che è stato sottoscritto dalla presidente della Giunta regionale Donatella Tesei – da concretizzare attraverso una serie di atti molto precisi per valorizzare il “marchio Umbria” e far volare il settore, in modo che sia messo nelle condizioni di produrre valore per sé e per l’intera economia regionale”.

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